La scelta dello zaino giusto


La scelta dello zaino da acquistare o da utilizzare per il tipo di attività o missione da compiere è sempre stato un dilemma.

Che tipo di zaino compro? Che volume, quanti litri? Quale materiale, strumentazione e indumento portare? Ho portato tutto il necessario? È troppo pesante? Sono queste le domande che mi faccio ogni volta che mi trovo davanti al mio zaino, pochi giorni prima della missione.

A qualcuno possono sembrare domande banali o con una risposta ovvia ma ti assicuro che non è così. È fondamentale capire quale zaino scegliere e che materiale, indumento e strumento portarsi dietro.

Sono ormai numerose (anche troppe) le volte che durante le attività rimpiango di non aver portato qualcosa perché l’ho esclusa a priori o di aver scelto uno zaino troppo piccolo, troppo grande o scomodo. Sono altrettanto numerose le volte che ho portato indumenti o attrezzatura che sono risultati inutili allo scopo della missione.

Tutte queste mie esperienze sono state acquisite in ormai 10 anni di attività nei deserti del Medio Oriente, nelle Alpi Orientali e nelle Dolomiti, nei boschi dell’Italia Centrale e sulle spiagge e scogliere del Mar Mediterraneo.

Per ogni missione serve un materiale specifico, dettato ovviamente dal clima e dalla morfologia del terreno, dall’ambiente in cui andiamo a operare e dal tipo di attività da svolgere, che sia trekking, scialpinismo, campeggio o una missione particolare come quelle militari. Ma in questo articolo non voglio soffermarmi sulla scelta del materiale, vorrei solo darti qualche dritta, qualche consiglio sulla scelta dello zaino ideale per voi.

Esiste una varietà praticamente infinita di zaini e si possono classificare in base al volume/litraggio, in base alla attività (es. zaini da trekking, zaini da pattuglia o zaini per spostamenti logistici). Esistono zaini a “pozzo” o a scompartimenti separati, con mille varietà di tasche e svariati materiali e tessuti con cui può essere composto e assemblato.

Affrontiamo prima di tutto la parte che io reputo fondamentale: lo schienale. Lo schienale ovviamente è la parte che è a contatto con la schiena, ed è essenziale che abbia una struttura rigida che segua il profilo della schiena, che abbia imbottiture morbide e comode  nella parte lombare e lungo i dorsali a protezione della colonna vertebrale.

Gli spallacci devono essere imbottiti (ma non troppo) , devono essere regolabili con le apposite cinghie sia sopra le spalle che sotto ed infine la fascia ventrale, sempre imbottita, che ben allacciata aiuta a distribuire il peso anche sul bacino e quindi sulle gambe, anzichè gravare solamente sulla schiena.

Il mio zaino ideale inoltre deve essere composto da tessuto in CORDURA® 700 (per un approfondimento sul cordura vi rimando alla fine dell’articolo). Fondamentale la robustezza e la resistenza del tessuto, perché lo zaino è sempre sottoposto ad uno “stress” dovuto al suo stesso peso e dallo sfregamento su roccia, sabbia rami ecc.

Trovo invece scomodo uno zaino a “pozzo” in cui il materiale e gli indumenti sono impilati dentro e in caso di necessità viene sempre difficile raggiungere e prendere il singolo oggetto o indumento che serve. Molto meglio allora uno zaino con più scompartimenti grandi e capienti in cui suddividere l’attrezzatura e bilanciarne maggiormente il peso. Così in caso di necessità, di un particolare strumento o indumento lo prendi senza difficoltà e senza infilarci la testa dentro.

Concludendo con un ultimo consiglio che alla fine racchiude un po’ tutta la mia vita:
non esiste lo zaino perfetto per tutte le attività. Esiste uno zaino che è ideale per una singola persona e per una singola attività.

Quindi non acquistatene troppi, trovate un compromesso e scegliete quello ideale per voi.

P.S. Io in dieci anni ho acquistato 10 zaini. LOL

Cordura è un marchio registrato di proprietà di Invista, detentore dei diritti dei marchi CoolMax e Thermolite. Un tessuto Cordura è circa 4 volte più resistente rispetto al nylon ed è una soluzione puramente tessile che ha raggiunto un livello top di resistenza all’abrasione e alla trazione. Prodotto in diversi spessori e grammature per la realizzazione di tessuti con vari livelli di resistenza, adatti per diverse temperature e destinazioni d’uso. Il tessuto Cordura viene accompagnato da sigle numeriche (180, 300, 500, 800 e così via) che ne indicano il livello di peso per metro lineare. 180 e 300 sono genericamente impiegati nell’abbigliamento, mentre il 500 e l’800 sono più adatti per le calzature.

A.P.


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